Aeronautica Caproni di Predappio

La Caproni fu un’industria aeronautica italiana fondata nel 1910 da Giovanni Battista Caproni. La fabbrica di Predappio fu costruita dove c’era un opificio realizzato dalla ditta Zolfi di Milano per la lavorazione dello zolfo estratto in loco.

L’attività estrattiva era poco concorrenziale e quindi la fabbrica divenne prima un laboratorio di ebanisteria (Ebanisteria Castelli) e successivamente, anche sfruttando l’esperienza della mano d’opera esistente (molte parti degli aerei erano in legno, all’epoca), divenne stabilimento dell’Aeronautica Caproni. I lavori per la realizzazione della fabbrica iniziarono nel 1933 e finirono nel 1941.

Nella fabbrica venivano costruite le parti in legno e metallo delle fusoliere e delle ali, poi trasportate all’aeroporto Ridolfi di Forlì dove avveniva l’assemblaggio finale degli aerei e il loro collaudo.

I principali aerei prodotti nello stabilimento di Predappio furono

Nel momento di maggior espansione la Caproni arrivò ad impiegare 1400 operai.

La fabbrica di Predappio realizzava anche componenti destinati ad altri produttori dello stesso gruppo industriale come le Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia (vedi scheda). La Caproni acquistò in seguito anche l’Isotta-Fraschini.

La fabbrica insiste sul costone di un canalone attraversato dalla strada: durante la guerra, dall’altra parte della strada, vennero scavate due grandi gallerie per mettere al riparo i materiali da eventuali bombardamenti. Tali gallerie ad oggi sono utilizzate per il progetto CICLoPE dell’Università di Bologna .

Il fatto che la fabbrica si trovi sul fianco di una collina ha fatto sì che i vari ambienti di produzione fossero realizzati su piani altimetrici differenti.

Le attività produttive erano così distribuite:

  • Piano terra: meccanica, collaudo materiali, controllo, forgie, torneria
  • Primo piano: saldatura elettrica, lattonieri, sabbiatura
  • Secondo piano: segheria, verniciatura
  • Terzo piano: intelaiaggio, falegnameria

 


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